Non bastano le difficoltà ordinarie, dalla notte tra il 21 e il 22 luglio c’è anche la pioggia, il vento il freddo. La pensilina della stazione non riesce a riparare tutti neppure dalla pioggia quando c’è anche vento. Negli sguardi dei profughi la rassegnazione a un destino che la solidarietà umana della città non riesce a rendere meno duro.
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